Cagliari, ragazzo disabile senza assistente: la mamma chiama i Carabinieri

Una nuova brutta storia che ha come involontario protagonista un ragazzo disabile di Cagliari che frequenta un istituto superiore e che, per mancanza di personale, ha costretto la madre a chiamare i carabinieri

alberghiero studente disabile
Sedia a rotelle (foto Unsplash)

La storia di Francesco, 19 anni che studia presso l’Istituto alberghiero di Monserrato in provincia di Cagliari, è un’altra storia che ha al centro il sistema scolastico italiano in cui, nonostante i passi avanti, chi soffre di handicap deve spesso scendere a patti con carenze strutturali.

Ma dal triste episodio di cui è stato suo malgrado protagonista insieme a sua madre potrebbe in realtà venire qualcosa di nuovo e più positivo, dato che tutti gli altri studenti dell’IstitutoAntonioGramsci di Monserrato si sono stretti intorno a lui con una petizione e uno sciopero il cui scopo ultimo è garantire a Francesco il diritto allo studio.

Cagliari, un’altra storia di diritto allo studio in crisi

A raccontare la vicenda è stata la madre di questo ragazzo che è stata chiamata e si è dovuta recare presso l’alberghiero dove il figlio studia per accompagnarlo in bagno. Francesco, 19 anni disabile sulla sedia a rotelle, è aiutato nei suoi compiti di tutti i giorni non solo dai professori e dalle professoresse ma anche da un insegnante di sostegno e da un’educatrice. Per accompagnarlo in bagno, però, è stato designato un collaboratore scolastico.

Lo scorso venerdì questo collaboratore scolastico non era presente a scuola e quindi Francesco si è trovato nelle condizioni di non poter neanche andare in bagno. Da qui la necessità di contattare la madre che ha potuto aiutare il figlio, madre che ha poi contattato nuovamente i Carabinieri per segnalare questo ennesimo episodio. Queste sono le parole della madre stessa raccolte anche dai colleghi di tgcom24 “Mio figlio è potuto tornare a scuola solo quando abbiamo avuto la certezza che fosse presente il collaboratore scolastico. Non volevo privare Francesco di questo diritto che per lui è anche un piacere. Ma ogni giorno ho paura che possa avere dei problemi”.

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Questo è infatti il nocciolo della questione: nella situazione in cui si trova Francesco se manca uno degli elementi umani che lo assistono quotidianamente non può usufruire di quel diritto allo studio che è sancito dalla carta costituzionale. Ed è per far cambiare qualcosa nel suo Istituto alberghiero che si sono mossi tutti gli altri studenti con una petizione perché la situazione in cui si è trovato il ragazzo non si ripeta più.

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