Hanno tra i 17 e i 19 anni i sette detenuti evasi a Natale dal carcere minorile “Cesare Beccaria” di Milano. 4 agenti sono in ospedale per intossicazione
Notizia delle ultime ore che sta facendo il giro dell’Italia, quella dell’evasione di sette detenuti dall’istituto penale per minorenni “Cesare Beccaria”. Una “evasione annunciata” commenta il Sindacato autonomo polizia penitenziaria, il Sappe, ponendo l’attenzione sulla sicurezza che purtroppo spesso viene trascurata, con la quale devono combattere tutti i giorni gli operatori della Polizia Penitenziaria del Beccaria.
Molti problemi, e non solo a Milano, nascono dal sovraffollamento penitenziario che porta nelle carceri minorili detenuti anche di età superiore ai 18 anni, potendo arrivare fino ai 25 anni. La priorità ora è di catturare gli evasi, ma non si potrà ancora per molto trascurare le problematiche che vedono protagoniste le carceri italiane. Dopo l’evasione nell’istituto sono iniziate delle proteste che hanno portato molti detenuti a stare male compresi 4 agenti ricoverati in ospedale.
Sette detenuti evasi a Milano nel pomeriggio di Natale
A dare la notizia il Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, De Fazio, spiegando anche i fatti che hanno probabilmente portato all’atto dell’evasione e come sia stato possibile un evento del genere: “I fuggiaschi avrebbero approfittato dei lavori in corso, che perdurano da svariato tempo, per aprirsi un varco nella recinzione” aggiungendo “e poi scavalcare il muro di cinta“. I fuggiaschi sono sette con età comprese tra i 17 e i 19 anni, di cui due già catturati.
A seguito dell’evasione, con l’allarme scattato intorno alle 16e30 del 25 dicembre 2022, molti i detenuti che in segno di protesta hanno dato fuoco ad oggetti presenti nelle celle, come i materassi. Le ore successive sono state critiche, con detenuti e guardie che hanno mostrato malesseri dovuti all’inalazione di fumi. Tutti gli agenti reperibili sono stati chiamati in servizio, pattuglie presiedono l’aerea bloccando l’accesso nella zona e sono stati istituiti anche posti di blocco.
Gli articoli più letti:
- Aggressione a Milano, caccia allo stupratore
- Rapimento lampo a Roma, torna a casa dopo una notte di terrore
- Duplice omicidio in Germania, orrore nel giardino di casa
Sui fatti che hanno avuto luogo all’interno del penitenziario sta indagando la Procura di Milano e la Procura per minorenni e le ricerche degli evasi è affidata in gran parte alla polizia penitenziaria. “Da tempo ripetiamo che il sistema d’esecuzione penale va ripensato e che vanno riorganizzati e potenziati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria” commenta De Fazio “Auspichiamo di poterci presto confrontare con il Ministro della Giustizia e i Sottosegretari delegati per la ricerca di un percorso riformatore” concludendo “e soluzioni concrete che vadano al di là dei meri proclami“.